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It's a common belief that positive thinking leads to a happier healthier life. As children we are told to smile, be cheerful, and put on a happy face. As adults we are told to look on the bright side, to make lemonade, and see glasses as half full. Sometimes reality can get in the way of our ability to act the happy part though. Youre hope can fail, boyfriends can cheat, friends can disappoint. It's in these moments, when you just want to get real, drop the act, and be your true scared unhappy self.
Ask most people what they want out of life and the answer is simple - to be happy. Maybe it's this expectation though of wanting to be happy that just keeps us from ever getting there. Maybe the more we try to will ourselves to state's of bliss, the more confused we get - to the point where we don't recognize ourselves. Instead we just keep smiling - trying to be the happy people we wish we were. Until it eventually hits us, it's been there all along. Not in our dreams or our hopes but in the known, the comfortable, the familiar.
E' convinzione comune che pensare positivo contribuisca ad avere una vita più sana e più felice. Da bambini ci dicono di sorridere, essere allegri e fare la faccia contenta. Da adulti ci dicono di considerare il lato positivo, di essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma a volte la realtà diventa un ostacolo alla nostra capacità di interpretare una parte allegra. La salute può non assisterti, il fidanzato tradirti, gli amici deluderti. E' in quei momenti che vuoi solo la realtà, smetterla di recitare e essere te stesso, vero, spaventato e infelice.
Chiedete alla gente cosa vuole dalla vita, la risposta è semplice: essere felice. Forse è questa aspettativa però, il desiderio di essere felici, che ci impedisce di esserlo. Forse più cerchiamo e vogliamo uno stato di beatitudine, più questo desiderio ci confonde,
al punto da non riuscire a riconoscerci più. Invece continuiamo a sorridere e basta, sforzandoci in tutti i modi di apparire felici come vorremo essere. Finchè alla fine la verità ci colpisce, la felicità è sempre stata lì. Non nei nostri sogni o nelle speranze, ma in ciò che conosciamo, che è confortevole, familiare.
Edited by McMarty - 7/7/2010, 20:22
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E' convinzione comune che pensare positivo contribuisca ad avere una vita più sana e più felice. Da bambini ci dicono di sorridere, essere allegri e fare la faccia contenta. Da adulti ci dicono di considerare il lato positivo, di essere ottimisti e vedere il bicchiere mezzo pieno. Ma a volte la realtà diventa un ostacolo alla nostra capacità di interpretare una parte allegra. La salute può non assisterti, il fidanzato tradirti, gli amici deluderti. E' in quei momenti che vuoi solo la realtà, smetterla di recitare e essere te stesso, vero, spaventato e infelice.
Chiedete alla gente cosa vuole dalla vita, la risposta è semplice: essere felice. Forse è questa aspettativa però, il desiderio di essere felici, che ci impedisce di esserlo. Forse più cerchiamo e vogliamo uno stato di beatitudine, più questo desiderio ci confonde,
al punto da non riuscire a riconoscerci più. Invece continuiamo a sorridere e basta, sforzandoci in tutti i modi di apparire felici come vorremo essere. Finchè alla fine la verità ci colpisce, la felicità è sempre stata lì. Non nei nostri sogni o nelle speranze, ma in ciò che conosciamo, che è confortevole, familiare.
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Le Riflessioni di Meredith - Sesta stagione
6.22 - Persone felici |
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