11.14 - La distanza

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    In 1888, William Williams Keen became one of the first surgeons to successfully remove a brain tumor. A big win. It's true. You can look it up. What's harder to find, however, are stories of all the times old double-Billy K tried to pull a tumor out of a brain and lost. The losses must have happened. A surgeon must always be prepared to lose. And in neurosurgery, with the big tumors we lose those battles as often as we succeed. The key, though, win or lose,is to never fail. And the only way to fail is not to fight. So you fight until you can't fight anymore. Hold up your head and enter the arena and face the enemy. Fight until you can't fight anymore. Never let go. Never give up. Never run. Never surrender. Fight the good fight. You fight even when it seems inevitable that you're about to go down swinging.

    Why do we even try when the barriers are so high and the odds are so low? Why don't we just pack it in and go home? It'd be so, so much easier. It's because, in the end, there's no glory in easy. No one remembers easy. They remember the bloodand the bones and the long, agonizing fight to the top. And that is how you become legendary.


    Nel 1888, William Williams Keen è stato uno fra i primi chirurghi a rimuovere con successo un tumore celebrale. Una grande vittoria, è vero, è verificabile. Quello che è arduo trovare, però, sono le volte in cui William ha rimosso un tumore celebrale e ha perso. Ci saranno state anche le sconfitte. Un chirurgo deve essere sempre pronto a perdere. E in neurochirurgia, con i grandi tumori, perdiamo tanto quanto vinciamo. La chiave però, vittoria o sconfitta, è non fallire. E l'unico modo per fallire è non combattere. Perciò combatti finchè non puoi combattere più. Testa alta, entra nell'arena e affronta il nemico. Combatti finchè non puoi combattere più. Mai mollare, mai rinunciare. Mai fuggire, mai arrendersi. Combatti la battaglia giusta. Combatti anche quando sembra inevitabile che cadrai in battaglia.

    Ma come mai tentiamo se gli ostacoli sono tanto alti e le possibilità di successo tanto basse? Perchè non facciamo i bagagli e torniamo a casa? Sarebbe molto più facile. E' perchè, alla fine, non c'è gloria nel facile. Nessuno ricorda le cose facili. Si ricorda il sangue e le ossa e la battaglia lunga e angosciosa per arrivare in cima. Ed è così che diventi una leggenda.


    Edited by McMarty - 14/4/2015, 21:25
     
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    Nel 1888, William Williams Keen è stato uno fra i primi chirurghi a rimuovere con successo un tumore celebrale. Una grande vittoria, è vero, è verificabile. Quello che è arduo trovare, però, sono le volte in cui William ha rimosso un tumore celebrale e ha perso. Ci saranno state anche le sconfitte. Un chirurgo deve essere sempre pronto a perdere. E in neurochirurgia, con i grandi tumori, perdiamo tanto quanto vinciamo. La chiave però, vittoria o sconfitta, è non fallire. E l'unico modo per fallire è non combattere. Perciò combatti finchè non puoi combattere più. Testa alta, entra nell'arena e affronta il nemico. Combatti finchè non puoi combattere più. Mai mollare, mai rinunciare. Mai fuggire, mai arrendersi. Combatti la battaglia giusta. Combatti anche quando sembra inevitabile che cadrai in battaglia.

    Ma come mai tentiamo se gli ostacoli sono tanto alti e le possibilità di successo tanto basse? Perchè non facciamo i bagagli e torniamo a casa? Sarebbe molto più facile. E' perchè, alla fine, non c'è gloria nel facile. Nessuno ricorda le cose facili. Si ricorda il sangue e le ossa e la battaglia lunga e angosciosa per arrivare in cima. Ed è così che diventi una leggenda.
     
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